NON SI ACCETTANO MORALI DAI VERI DELINQUENTI DEL CALCIO di Sergio Vessicchio
Non accetto che mi faccia la morale chi ha vinto scudetti taroccati da giocatori non eleggibili, da tentativi di illecito PROVATI (ma prescritti), da chi ha costruito con Telecom e Guido Rossi il più grande golpe della storia del calcio per mettere fuori gioco la Juventus. Io non accetto che i mestatori della capitale si ergano a moralisti quando tutti ricordano i giochi finanziari di Cragnotti e il campionato di Perugia (in un paese serio avrebbero penalizzato la Lazio per ogni partita giocata dall’extracomunitario fuori regola Veron), o le regole cambiate per la Roma di Sensi cui molti favori arbitrali servirono per lo scudetto 2001 (senza contare le parole del libro di Almeyda…).
Tutti protetti dalla politica della capitale…( ma lo sa che il Parlamento, nello stanziamento 2011 per l’editoria, ha approvato un contributo di UN MILIONE di euro al giornale Il Romanista?) Serve uno che porti in tv i filmati delle TRE FINALI di Coppa Campioni dove ci hanno danneggiato (non solo quella col Madrid, anche quella di Atene – rigore su Platini al 73° – e quella di Monaco di Baviera del ’97, e qui l’elenco delle malefatte di Puhl è troppo lungo). Uno che faccia vedere tutti i gol in fuorigioco dei prescritti nelle gestioni Mancini-Mourinho, uno che faccia vedere Dynamo Kiev-Inter, Inter-Chelsea, Chelsea-Inter, Inter-Barcelona, Barcelona-Inter e illustri i SEI determinanti errori che hanno permesso agli indossatori abusivi di scudetti altrui di vincere il triplete; cha faccia vedere Inter-Roma che costò lo scudetto a Spalletti; che racconti alla gente chi è Walter Gagg, ex uomo forte di Blatter nella commissione arbitri UEFA portato a libro paga da Moratti nel 2009; che mostri chiaramente gli scandalosi favori avuti dal Milan di Sacchi e Capello negli anni ’90, che evidenzi i soprusi subiti dalla Juventus nelle stesse stagioni, che ricordi le parole di un ragazzo serio come Gigi De Agostini (“ho subito più torti nei miei 5 anni a Torino che in tutto il resto della mia carriera”), che smascheri l’arroganza di Galliani e ripercorra tutta la sua gestione del ciclo rossonero; che faccia rivedere l’espulsione di Gentile a Bruges, i rigori di Montero e Trezeguet a Old Trafford (Dida era praticamente in mezzo all’area ma Merk non fece ribattere), il gol regolare di Manfredonia annullato al Bernabeu; il gol in fuorigioco di Francesco Romano che ci fece perdere lo scontro diretto col Napoli nell’87; la rete valida di Laudrup annullata al San Paolo che ci costò la semifinale UEFA nel 1989; l’arbitraggio di Agnolin a S.Siro in Milan-Juve 3-2 del ’90; il gol regolare annullato a Kohler sullo 0-0 che ci portò alla decisiva sconfitta col Milan nel marzo del ’94; il gol valido non concesso a Sergio Brio a Bruxelles con l’Anderlecht in Coppa Campioni; la rete regolare annullata a Tardelli da Michelotti nello scontro-scudetto col Milan nel ’79; le due simulazioni di Zalayeta in Napoli-Juventus; devo andare avanti?